Salute

Perché l’alcol causa disturbi psichiatrici: il legame tra alcolismo, ansia e depressione

La dipendenza da alcol fa male sia al corpo, sia alla mente. Infatti questa sostanza provoca gravi danni al sistema nervoso: non ci riferiamo solo agli episodi connessi al craving, caratterizzato da irrequietezza, sudorazione, tremori e tachicardia, ma anche agli effetti a medio e lungo termine che colpiscono la nostra psiche.

Vi facciamo un esempio: esiste un’espressione apposita, paranoia alcolica, per indicare quel particolare stato di paura e tensione per cui ci si sente minacciati e perseguitati. Le persone in preda alla paranoia alcolica possono arrivare a compiere gesti estremi e rischiosi per l’incolumità, come correre tra le macchine e persino gettarsi dal balcone.

Inoltre, la dipendenza da alcol è all’origine – spesso – di disturbi dello spettro ansioso, attacchi di panico e fobie. Senza dimenticare la disforia e la depressione, spesso connesse al senso di colpa e a tendenze autolesionistiche.

Del resto, una cura adeguata non può prescindere da un percorso di psicoterapia. Ci sono dei casi in cui l’alcolismo è determinante per le patologie psicologiche, e altri in cui si comincia a bere perché già si soffre di patologie psicologiche. Il meccanismo non è sempre del tutto chiaro, ma in ogni circostanza è essenziale chiedere aiuto senza vergogna.

Il Centro San Nicola per la cura delle dipendenze

In Italia ci sono strutture specializzate nel trattamento delle dipendenze: una vera punta di diamante è il Centro San Nicola. Siamo ad Arcevia, in provincia di Ancona, in un luogo che sembra concepito appositamente per la guarigione psicofisica.

La residenza può accogliere fino a 26 pazienti: il numero non troppo alto è fondamentale per la qualità del servizio. I professionisti del San Nicola creano programmi ad hoc basati anche su tecniche come la mindfulness, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia dialettico-comportamentale (DBT).

Alcolismo e depressione

Per quanto riguarda il nostro argomento principale, ovvero la connessione tra alcolismo e disturbi psichici, iniziamo con quelli di carattere depressivo. Sarebbe riduttivo parlare solo di tristezza e di malinconia, che bene o male interessano tutti coloro che dipendono dall’alcol e sono emozioni molto comuni anche nelle persone che non soffrono di dipendenza: la depressione è una malattia grave, che in alcune situazioni porta a pensieri e ad atti suicidi.

Al giorno d’oggi, ancora non è stato compreso al 100% il nesso tra alcol e depressione. È certo che queste sostanze condizionano in maniera pesante il cervello, e hanno delle conseguenze che sono state definite come “depressogene”. Pensieri negativi, un drastico calo dell’autostima e sensi di colpa derivanti dalla consapevolezza di danneggiare sé stessi e le persone care.

Gli alcolisti trascurano gli affetti, il lavoro e gli hobby, il che aumenta ulteriormente il pericolo di depressione. Si aggiunge anche il fatto che, non di rado, rimangono soli, poiché spesso manifestano atteggiamenti aggressivi o addirittura violenti.

L’ansia e la dipendenza da alcol

L’ansia, se vogliamo essere precisi, non è un’unica patologia: ci sono più disturbi dello spettro ansioso, tra cui citiamo gli attacchi di panico e il disturbo d’ansia generalizzato (o DAG), problematiche abbastanza frequenti tra gli alcolisti.

Ci sono anche dei sintomi fisici, come la tachicardia, la sudorazione intensa, le vertigini, il mal di testa e la nausea. Dopotutto, si sa che l’ansia è deleteria non solo per la mente ma anche per il corpo. Il punto è che si scatena una sorta di reazione a catena: si beve per ridurre l’intensità dell’ansia, ma il risultato è soltanto un peggioramento della situazione.

Terapie come quella cognitivo-comportamentale sono efficaci per la cura sia dell’alcolismo sia dei disturbi dello spettro ansioso. Come suggerisce il nome stesso, la componente cognitiva si unisce a quella comportamentale: entrambe contribuiscono a determinare le nostre emozioni e le nostre esperienze, e il disturbo nasce nel momento in cui i pensieri disfunzionali si strutturano e si cronicizzano, accompagnandosi ad emozioni così intense da non poter essere tollerate e gestite, in un circolo vizioso in cui gli uni sono causa e conseguenza delle altre.

Alcol e disturbi alimentari

Infine, la dipendenza da alcol è spesso associata anche a un altro tipo di disturbo: quello alimentare. Secondo le statistiche più recenti, questo vale soprattutto per le ragazze.

Chi si trova in questa condizione ha difficoltà a gestire le emozioni e a mantenere il controllo:  la gestione del cibo diventa allora uno dei tanti modi per modulare l’intensità delle emozioni provate. Non sono rari i casi di anoressia e/o di bulimia. Infine, esiste la drunkoressia, un tipo di anoressia in cui l’assunzione di alcol è finalizzata a controllare il senso della fame, con l’obiettivo di dimagrire.

Per curare la dipendenza e le problematiche psicologiche connesse è necessario l’aiuto di professionisti specializzati che guidino la persona verso una maggiore comprensione delle dinamiche emotive, cognitive e comportamentali sottostanti il problema.

Al Centro di Post Cura “San Nicola” educatori, terapeuti e counsellor in recupero da tanti anni mettono ogni giorno la loro esperienza al servizio di chi vuole aiutarsi. L’obiettivo è quello di “fermare il comportamento per capire il comportamento”: identificare quali sono i rinforzi che portano avanti la dipendenza, i danni e gli effetti dell’alcol e delle sostanze nella vita della persona, i blocchi in cui si è incastrati e dai quali ancora non si è riusciti a liberarsi; infine, quali i comportamenti e gli atteggiamenti necessari per cambiare la propria vita.

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