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Il ritorno del poker: quali sono le varianti più popolari?

Il mondo dell’intrattenimento è da sempre stato caratterizzato da cicli con discipline che raggiungo un hype incredibile per poi scomparire o che, viceversa, partono in sordina per poi spopolare a livello globale generando giri d’affari da capogiro. Il caso del poker, invece, non rientra in nessuna delle due categorie e ha avuto un percorso decisamente particolare: all’inizio dello scorso millennio era uno dei giochi più praticati sia online che nei club, poi sembrava finito nel dimenticatoio e da qualche anno è tornato prepotentemente alla ribalta, complice la nuova esposizione garantita dalle piattaforme streaming. Proprio per questa ritrovata attenzione abbiamo deciso di dedicare un approfondimento alle varianti più giocate escludendo i classici poker a 5 carte e Texas Hold’em.

Nelle poker room fisiche e virtuali una variante tra le più note è l’Omaha poker, disciplina che alle due carte di partenze del giocatore ne aggiunge due. Si gioca con quattro carte coperte, quindi, e altre cinque comuni che vengono girate sul tavolo in tre momenti diversi così come succede nel Texas Hold’Em. Obiettivo finale quello di ottenere la miglior combinazione possibile di cinque carte usando due delle proprie e tre di quelle comuni. Un gioco che mette decisamente alla prova le capacità matematico-strategiche dei partecipanti.

L’Omaha rientra nella categoria di quelli che vengono definiti Community Card poker in cui si mischiano carte personali e carte comunitarie e che comprende altri giochi meno conosciuti ma non per questo meno interessanti come il Pineapple (si gioca con tre carte personali), il Greek Hold’em e il Manila Hold’em.

Nella categoria dei Draw Poker (quella che comprende il “nostro” poker all’italiana”) rientrano invece il California Lowball e il sempre più apprezzato Badugi. La particolarità, in questo caso, è che ai giocatori viene data la possibilità di cambiare alcune delle carte che vengono consegnate dal dealer. Nei due giochi appena citati c’è un’altra particolarità: lo scopo non è ottenere il punteggio più alto possibile, bensì quello più basso.

Passiamo poi a un altro gruppo di giochi molto diffusi, soprattutto negli Stati Uniti: gli Stud Poker. In questo gruppo rientrano discipline celebri come il Seven Card Stud e il Five Card Stud, finiti addirittura in pellicole cinematografiche di successo. Nello Stud ai giocatori vengono fornite alcune carte coperte e alcune carte scoperte e la difficoltà strategica sta proprio nell’intuire cosa nascondo gli avversari in mano. Del Seven Card Stud esiste anche una versione più recente dal nome Razz in cui lo scopo è quello di creare la combinazione di punteggio più basso mettendo insieme cinque delle sette carte distribuite.

Particolarmente apprezzate anche la variante Oxford Stud che aggiunge anche l’incognita delle carte comuni con cui provare a realizzare la combinazione vincente, e il Caribbean Stud Poker che si gioca contro il banco e non contro gli avversari.

L’ultimo gruppo di giochi che andiamo a scoprire sono i Mixed Games che, come si intuisce dal nome, mettono insieme molte delle discipline appena citate. Uno dei Mixed Games più complicati e difficili si chiama H.O.R.S.E. e prevede una mano di Hold’em, una di Omaha, una di Ruzz, una di Stud e una finale di Eight or Better.

 

In questo settore molto particolare rientrano anche il poker cinese e l’Open Face Chinese Poker in cui si utilizzano addirittura tredici carte con l’obiettivo di mettere insieme tre combinazioni vincenti, due con cinque carte e una con 3.

Tra le varianti più strane, infine, ci sono l’Ultimate Texas Hold’em e il poker polacco. Nel primo i partecipanti alla partita sfidano direttamente il banco e hanno la possibilità di effettuare puntate anche durante lo svolgimento della mano e non soltanto all’inizio. Il secondo, invece, non prevede né puntate, né cambi di carte, né tantomeno carte comuni. I giocatori devono imparare l’arte del bluff e semplicemente dichiarare dei punteggi sperando che possano uscire mischiando tutte le carte private consegnate ai giocatori. Il tutto provando a far sì che l’avversario provi a rilanciare con un punteggio più alto senza riuscire a metterlo insieme.

 

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