Coronavirus

Cts: “La seconda ondata non sarà l’ultima”. Intanto in Francia: oltre 52mila nuovi contagi, 416 morti.

Contagi e vittime in Europa – Mentre la maggior parte dei governipunta a mantenere aperte attivitàessenziali e scuole – almeno per il momento – la Francia è il Paese che nelle ultime 24 ore ha registrato più nuovi contagi: sono 52.518. Alto anche il numero dei decessi, 416 nelle ultime 24 ore, per un totale di 37.435. Crescono di 152 i letti occupati nei reparti di rianimazione, che sono ora occupati da 3.730 pazienti Covid.

La Germania, invece, dopo avere registrato sabato il numero più alto di infezioni in un giorno dall’inizio della crisi sanitaria (19.059) come ogni lunedì registra una flessione nel numero dei nuovi casi. Nell’ultima giornata sono stati 12.097, ma rispetto a una settimana fa si tratta comunque di un deciso aumento, visto che allora erano stati 8.685. La Spagna ha invece comunicato che da venerdì sono stati 55.019 i nuovi contagi, 379 le vittime.

Dall’inizio della pandemia i contagiati totali sono 1.240.697, i decessi 36.257. Quanto al Regno Unito, nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 18.950, con 136 decessi. Il totale delle infezioni accertate dall’inizio della pandemia sale a 1.053.864, con un totale di 46.853 morti. La Spagna ha invece comunicato che da venerdì sono stati 55.019 i nuovi contagi, 379 le vittime. Dall’inizio della pandemia i contagiati totali sono 1.240.697, i decessi 36.257.

Francia – Le diverse federazioni di commercianti francesi verranno ricevute questa settimana dal ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, per studiare le condizioni di una eventuale riapertura dei negozi a partire dal 12 novembre, dopo la chiusura dovuta al nuovo lockdown contro il coronavirus. Intanto un documento del comitato tecnico-scientifico francese, che affianca il governo nelle decisioni sulle misure contro la pandemia, avverte che la seconda ondata di Covid che l’Europa sta attraversando non sarà certamente l’ultima, e si possono temere “diverse ondate successive durante la fine dell’inverno”.

Il dossier, diffuso online nel fine settimana e datato 26 ottobre, 2 giorni prima dell’annuncio del nuovo lockdown – evidenzia che “abbiamo parecchi mesi con una situazione estremamente difficile”. Per gli scienziati francesi infatti “è difficilissimo prevedere quanto tempo durerà la seconda ondata, perché dipende dal virus stesso, dal suo ambiente climatico, dalle misure che vengono prese per limitarne la circolazione, dalla loro accettazione e quindi dal loro impatto”. Il Comitato ipotizza che si possa pensare all’uscita dalla seconda ondata “a fine anno o inizio 2021”, e che “questa uscita dovrebbe essere accompagnata da un ritorno della circolazione del virus a un livello molto controllato (5.000-8.000 contagi al mondo al massimo)”.

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