Conte perde due ministri. È in crisi. Intanto ecco il nuovo Dpcm
Teresa Bellonva, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto si dimettono dal governo. L’annuncio è arrivato in una lunga conferenza stampa in cui il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha spiegato le ragioni del suo partito, aggiungendo che non esistono pregiudiziali a un nuovo governo guidato da Conte e ribadendo che ciò che conta sono i programmi.
Mezza Italia potrebbe finire da domenica prossima nelle due liste alte di restrizioni: sono 9 le regioni e province autonome a rischiare l’arancione e tre addirittura il rosso. Le zone rosse con le misure più stringenti potrebbero essere, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia. E ovviamente rimarranno le limitazioni fissate dall’ultimo Dpcm in scadenza il 15 gennaio.
Verra confermato il divieto di spostamento tra regioni, strettamente legato alla proroga dello stato di emergenza, che resterà tale almeno fino al 30 aprile
il Governo sta pensando anxhe di “premiare” quelle regioni dove i casi sono diminuiti e per questo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1, fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento. L’arancione potrebbe essere invece assegnato a Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige. In questa fascia al momento ci sono già Calabria, Veneto, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna. Toscana, Sardegna e Molise potrebbero rimanere in zona gialla.