Coronavirus

Nuovo DPCM oggi 3 novembre. Le nuove misure in arrivo. Tutte le fino: visite congiunti, spostamenti, parrucchieri, negozi chiusi…

Il nuovo Dpcm annunciato da Conte, atteso tra oggi 3 novembre e domani, si prepara a scuotere nuovamente lo scenario socio-economico dell’Italia sulla scia del costante e progressivo aumento dei contagi (22.253 i nuovi casi Covid e 233 morti al 2 novembre e 233). Lombardia prima per contagi, seguita da Campania, Toscana e Piemonte.

A una settimana dall’ultimo Dpcm i Ministeri, il Cts e le Regioni concordano sulla necessità di stringere ancora le maglie delle restrizioni per evitare il collasso dei sistemi sanitari regionali. Il premier Conte ha presentato ieri al Parlamento le nuove misure del Dpcm che potrebbe arrivare già in serata, o domani mattina. Ecco quali sono le novità.

Nuovo Dpcm 3 novembre: Regioni a rischio lockdown

Dopo aver descritto il quadro epidemiologico in Italia, che attualmente è “critico e preoccupante”, Conte ha annunciato il piano d’azione del governo per contenere e mitigare il contagio.

Il premier ha detto che l’intervento sarà modulato in base alle differenti criticità nei singoli territori, ossia dove c’è più circolazione del virus e rischio tenuta dei sistemi sanitari regionali.

Il Dpcm individuerà 3 aree corrispondenti a 3 scenari di rischio in base ai quali verranno via via emanate misure più restrittive. Le regioni che si trovano nello scenario 4 sono quelle che vanno verso il lockdown.

Sarà il Ministero della Salute con un’ordinanza a decretare i territori che rischiano la chiusura totale.

Cosa chiude con il nuovo Dpcm di novembre

Per l’intero territorio nazionale, il governo ha proposto:

  • chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, a eccezione di tabacchi, edicole, farmacie, parafarmacie e negozi di igiene personale e della casa presenti all’interno;
  • chiusura dei corner di attività di scommesse e videogiochi, ovunque siano collocati;
  • chiusura di musei e mostre;
  • riduzione fino al 50% della capienza sui mezzi pubblici locali;
  • limiti agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio (salvo comprovati motivi di lavoro, di studio, di salute e situazioni di necessità);
  • limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda (coprifuoco alle 21 o alle 22), tranne che per esigenze lavorative, di studio, salute e necessità;
  • didattica a distanza al 100% per le scuole di secondo grado

Italia divisa in 3 aree di rischio

Repubblica ha elaborato un grafico che divide l’Italia in 3 parti: zona rossa, zona arancione e zona verde.
Nella zona rossa si chiuderanno tutti i negozi e le attività non essenziali (bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento…), per spostarsi servirà l’autocertificazione e resteranno aperte solo le industrie e le scuole fino alla prima media (per le altre è prevista la didattica a distanza).

Nella zona arancione chiudono bar, ristoranti e musei, mentre negozi, parrucchieri ed estetisti restano aperti; previsto il coprifuoco serale e didattica a distanza per le scuole superiori.

Nella zona verde centri commerciali chiusi nel weekend, trasporto pubblico locale al 50% e coprifuoco alle 21.

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