Niko Pandetta, nome d’arte di Vincenzo Pandetta, è uno dei cantanti neomelodici che al momento sta riscuotendo maggior successo. Da un presente da artista, arrivato dopo un passato dietro le sbarre, ha ancora momenti intervallati dai guai dovuti allo spaccio di droga. Non tutti sanno chi è lo zio di Niko Pandetta, al quale il cantante ha anche dedicato una canzone. Si tratta di Salvatore Turi Cappello, un boss catanese condannato dal 1993 al 41bis.
Nato a Catania nel 1991, e cresciuto nel quartiere Cibali della città sicula, è stato subito preso di mira proprio per aver dedicato una canzone allo zio pluripregiudicato.
Vita privata
La carriera di Niko Pandetta non è stata fatta aiutata dal suo passato e dalla famiglia. Difatti molti dei suoi concerti sono stati spesso annullati, proprio perché considerato il cantante della mafia. Non ti hanno molte notizie per quanto riguarda la sua vita privata, dunque non si sa se attualmente sia fidanzato o sentimentalmente impegnato. I dettagli molto ben chiari sulla vita di Pandetta sono inerenti al suo arresto, o ai suoi svariati arresti dovuti spesso allo spaccio di droga. Durante la sua vita ha avuto diversi problemi con la legge, e l’ultima volta che è finito dietro le sbarre è stato nel 2016.
Ad oggi Nico afferma che ormai è cambiato è che il mondo della musica gli ha fatto vedere un’altra prospettiva di vita. Oltretutto ha anche affermato di non avere nulla a che fare con la criminalità organizzata, difatti sono anni che ormai non canta più la canzone dedicata al tuo zio. Le canzoni più recenti di Niko Pandetta appartengono all’album Omnia, e sono Nata vota, Tutte e sere, Pazzo Amore e Vaseme.
“Sono cresciuto in strada, nella mia vita ho fatto molti errori e li ho sempre pagati a caro prezzo. Quando ho scritto il mio primo singolo avevo la testa altrove. Oggi sono cambiato e la passione per la musica che avevo da bambino mi ha salvato dalla strada e mi ha permesso di realizzare i miei sogni.” Questo è quanto dichiarato da Niko Pandetta.
