
L’ultimo capitolo della saga normativa e amministrativa del gambling, il settore del gioco pubblico e legale, è stato varato nello scorso marzo. Nella Riforma Fiscale da poco licenziata dal Governo di Giorgia Meloni trovano spazio un totale di 20 articoli e all’interno del capo III, nell’articolo 13, troviamo condensata tutta la materia dell’industria del gambling italiano.
Proviamo allora a capire quali sono i 5 aspetti più significativi della riforma fiscale del gioco, basandoci su un articolo pubblicato da Gaming Insider nei giorni scorsi.
Il sistema concessorio e autorizzatorio
Partiamo da alcune importanti conferme: il sistema gioco italiano sarà ancora basato sul regime concessorio e autorizzatorio. Un aspetto importantissimo di cui ha parlato di recente anche il viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo, durante un’audizione alle Commissioni Finanze di Camera e Senato: “per quanto riguarda il mondo dei giochi, senza abbandonare il modello concessorio credo che si debba rendere compatibile la tutela dell’ordine pubblico con la salvaguardia della salute, oltre a disciplinare il gioco online”.
Il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici
Altre conferme arrivano dai principi e dai criteri direttivi per il riordino. Focus sui soggetti fragili, con particolare riguardo alla prevenzione dei disturbi da gioco, alla distribuzione degli esercizi sul territorio e ai requisiti soggettivi dei concessionari. Sono stati fatti aggiornamenti e snellimenti per quanto riguarda il rilascio delle licenze e per tutto quello che è relativo al prelievo erariale.
La tutela dei giocatori
Grande attenzione è stata poi attribuita al gioco responsabile. Nel comma 2 dell’Articolo 13, infatti, si legge l’introduzione di nuove misure tecniche e normative per limitare l’accesso al gioco di soggetti vulnerabili, a rischio e soprattutto minori di 18 anni. Per questi utenti sono state previste misure come la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, il divieto di raccolta di gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate ai minori e altri importanti strumenti.
Un nuovo apparato di collaborazione
Per riuscire in questo intento, però, serve una rete di supporto, una collaborazione ampia e ramificata sul territorio che si può verificare solo con una sinergia sempre più marcata. L’articolo 13 infatti punta sulla cooperazione tra Stato, Regioni, Enti Locali, associazioni di categoria e casinò online, per mantenere sempre accesi i fari dell’attenzione e della prevenzione, oltre a garantire il processo di ripartenza del settore iniziato dopo la pandemia.
Il contrasto al gioco illegale
Ultima grande novità è quella del contrasto al gioco illegale, dove avvengono le maggiori infiltrazioni criminali. Accento quindi sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi e di onorabilità per coloro che partecipano alle gare concessionarie. Un nuovo modo di controllare e di monitorare esercizi fisici e soprattutto piattaforme online, per dare nuova linfa al mondo del gambling e per assecondarlo nella sua crescita.