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Come non farsi spiare il cellulare

Negli ultimi anni i casi di spionaggio informatico sono aumentati a dismisura, soprattutto nei confronti degli smartphone. Per questo, abbiamo deciso di proporti una guida completa su come non farsi spiare il cellulare

Lo smartphone è il dispositivo a cui affidiamo tutti i nostri segreti: comunicazioni riservate, password, PIN bancari, contatti di lavoro. Cosa accadrebbe se questi dati finissero nelle mani sbagliate?

Proteggere il cellulare da spie, hacker o malintenzionati è un’esigenza primaria. Nell’articolo che segue troverai i classici metodi fai da te (gratuiti) e tecniche più sofisticate, le sole in grado di assicurarti risultati certi.  Sei pronto? Cominciamo!

Le tecniche adoperate per spiare cellulari

Esistono numerose tecniche per accedere ai dati contenuti sul tuo smartphone:

  • installazione di software spia (spy phone)
  • phishing
  • sorveglianza con microcamere e/o microspie

Queste tecniche possono essere adoperate da professionisti (investigatori privati, spie), famigliari, amici, mogli/mariti o compagni/e, colleghi di lavoro, cybercriminali, semplici malintenzionati, su cellulari Android o iOsVediamole una per una.

Installazione di software spia

Un software spia (o spy phone) è un programma che si installa su smartphone e trasforma il cellulare in una vera e propria microspia. Viene definito anche captatore informatico o trojan.

Tramite questi software è possibile ottenere il controllo totale del dispositivo: non solo leggere mail, SMS, WhatsApp, ma anche azionare a piacimento il microfono o la fotocamera, ascoltare le telefonate in tempo reale, tracciare gli spostamenti del soggetto. Lo spy phone non è propriamente una app spia (contrariamente a CellSpy, ad esempio), il software si installa senza lasciare traccia. Lo “spione” avrà a disposizione una interfaccia web in cui monitorare tutto il traffico e i dati dell’utente. 

Phishing

Il phishing è la tecnica attraverso la quale un malintenzionato si finge un’azienda, un ente o un altro soggetto di fiducia o autorizzato. Tipicamente viene inviato un SMS o una mail alla vittima contenente un link. L’utente clicca e viene installato sul suo dispositivo un keylogger, un software spia. Si tratta di una tecnica vecchia ma ancora molto sfruttata e assai insidiosa, di solito attuata da hacker esperti.

Sorveglianza con microcamere e/o microspie

Non è propriamente un metodo per hackerare un cellulare, ma una tecnica di spionaggio che può avere come conseguenza l’accesso allo smartphone da parte di utenti non autorizzati. Immagina di essere in un caffè o un ufficio, di digitare il PIN sullo schermo o riferirlo a qualcuno a voce. Che succederebbe se fossi spiato da una telecamera nascosta o una cimice? Al tuo misterioso “spione” non resterebbe che sottrarti lo smartphone per accedere ai tuoi segreti. Idem se sei impegnato in una conversazione particolarmente riservata, in cui riferisci dati sensibili (codice fiscale) o accessi bancari (IBAN o PIN). Ricorda che i dispositivi spia sono così piccoli da poter essere facilmente nascosti in ogni sorta di oggetti!

Come capire se il cellulare è spiato 

Esistono alcuni modi per capire se il cellulare è spiato, hackerato o sotto controllo. Il primo consiste nel rilevare alcune anomalie nel funzionamento:

  • scarsa durata della batteria: il cellulare si scarica troppo presto;
  • credito che si esaurisce rapidamente: mancata corrispondenza tra utilizzo effettivo e fatturazione mensile;
  • accensioni improvvise, lampeggiamenti, segnali acustici;
  • interferenze del telefono quando si avvicina a dispositivi elettronici.

Nota bene: nessuno di questi segnali di per sé indica che il tuo telefono sia stato hackerato. Tuttavia, ciascuno può essere indicativo di un’attività di sorveglianza non autorizzata.

A conti fatti, il modo migliore per capire se il cellulare è sotto controllo rimane uno soltanto: eseguire una verifica professionale per ricercare la presenza di software spia, ovvero una bonifica telefonica. Ne parleremo più avanti. 

Come non farsi spiare il cellulare: le tecniche “fai da te”

Le principali tecniche “fai da te” per proteggere il proprio smartphone:

  • Non lasciare mai incustodito il telefono: sembra banale, ma a pensarci bene non lo è. I software spia, per essere installati, necessitano che il malintenzionato disponga fisicamente del dispositivo. Per non parlare del fatto che chi è già in possesso delle tue credenziali non aspetta altro che mettere le mani sul tuo cellulare..
  • Utilizzare un codice di sblocco o PIN sicuro: evita di adoperare la tua data di nascita o sequenze numeriche prevedibili come 1234. Più complesso è il numero, più difficile è per gli aspiranti intrusi indovinarlo. Inoltre, il codice di sblocco e il PIN andrebbero cambiati periodicamente. 
  • Aggiornare app e sistema operativo: cosa c’entra l’aggiornamento del software con la sicurezza? C’entra eccome! I sistemi operativi e le app possono contenere al loro interno bug, falle di sicurezza di cui hacker e cybercriminali potrebbero approfittare. Mantenere il cellulare sempre aggiornato consente di ridurre il rischio di intrusioni non autorizzate. 
  • Nascondere le app con contenuti sensibili: le app bancarie, postali, quelle dei social, della pubblica amministrazione, andrebbero nascoste. Come fare? Gli smartphone Android e iOS offrono alcune interessanti funzioni native, ti consigliamo di approfittarne.
  • Connettersi solo a reti sicure: le reti pubbliche possono essere oggetto di una pratica nota come “sniffing” o “sniffare”. Significa catturare e analizzare tutto il traffico che passa per una determinata rete. Quando non sei a casa o in ufficio, adopera la connessione del tuo operatore di telefonia.
  • Blocca le email indesiderate, non cliccare o rispondere a SMS “strani”, non scaricare app sospette: dicevamo prima del phishing. Funziona soprattutto grazie a messaggi ed email, quindi è fondamentale non cliccare mai nessun link (o scaricare alcun contenuto) se non si ha la certezza della sua provenienza. Bloccare gli invii da indirizzi indesiderati o i numeri di telefono sconosciuti potrebbe ridurre il rischio di incappare in una cybertruffa. Idem il download delle app: scarica solo dall’App Store o da Google Play, e in ogni caso sempre app di provenienza facilmente verificabile.
  • Mai fornire password o PIN riservati: succede di pronunciare ad alta voce una password o un codice di accesso, per esempio mentre si parla con qualcuno in un locale pubblico o all’aperto. Meglio evitare di diffondere questo genere di informazioni, la prudenza non è mai troppa!

Come proteggere il cellulare da spie: i metodi professionali

Fin qui le soluzioni fai da te, gratuite ma non sempre efficaci (o magari efficaci solo in fase di prevenzione). E se volessimo soluzioni professionali e certe?

Ti consigliamo di valutare questi metodi: 

  • installare un software anti interecettazione
  • effettuare una bonifica telefonica

Installare un software anti intercettazione

Un software anti intercettazione protegge i telefoni cellulari dal rischio di intromissioni non autorizzate. Il crypto phone è la soluzione ideale per proteggere: 

  • telefonate
  • conference call
  • video chiamate
  • messaggi chat Whatsapp, Telegram ecc.

Il programma sfrutta un potente algoritmo di crypting per schermare le tue parole da ogni tentativo di ascolto. Cos’è il crypting? E’ la cifratura delle comunicazioni, ovvero la “traduzione” dei dati in sequenze (stringhe) di numeri. Per decifrarle serve una chiave di cifratura che il software anti intercettazione cambia regolarmente, per garantire l’impenetrabilità del sistema.

Eseguire una bonifica telefonica

Per bonifica telefonica s’intende la pulizia del telefono da software spia, trojan e captatori informatici. Può essere effettuata su cellulari o telefoni fissi. Viene svolta da professionisti del controspionaggio esperti in bonifiche da microspie, i quali analizzano il traffico del cellulare per verificarne se il flusso dei dati si svolga correttamente o sia deviato.

Conclusioni

La difesa della privacy oggi è un’attività fondamentale. La nostra vita, sempre più connessa, si presta a mille tentativi di intromissione, spionaggio, intercettazione. Precauzioni, tecniche e strumenti come quelli che abbiamo illustrato in questo articolo dovrebbero far parte del bagaglio culturale e tecnologico di tutti. Una vera e propria “educazione informatica”, in grado di garantire la nostra sicurezza e quella di chi ci sta intorno. 

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