
Rispetto al passato, i contenuti normativi pensati da parte dell’Unione Europea presentano delle differenze consistenti, in virtù della volontà di mettere in primo piano il visitatore e il rispetto della sua privacy. Gli scandali osservati in passato, tra cui quello di Cambridge Analytica che ha coinvolto Facebook e Mark Zuckerberg, sono stati soltanto la goccia che fa traboccare il vaso, rispetto ad un processo che ha sempre mostrato la sua negatività e delle criticità per cui si è cercato, negli anni, soltanto di mettere una pezza.
Ad oggi, le norme sulla pubblicità online sono cambiate moltissimo e i cambiamenti sono numerosi non soltanto per le attività di un utente, ma soprattutto per i comportamenti che dovranno essere adottati da parte di un sito web e del proprietario di una realtà che richiede la giusta profilazione di un visitatore, soprattutto per realtà di e-commerce, consulenza o che vendono servizi di altro genere. Per questo motivo, quando si crea un cookie banner, una delle prime azioni da svolgere per salvaguardare il proprio sito, bisogna fare bene attenzione alle azioni che si svolgono, evitando problemi e salvaguardando la privacy di un visitatore. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Cookie di prime e terze parti: le differenze
Prima di considerare quali debbano essere i consigli da seguire per quanto riguarda la creazione di un cookie banner, è importante considerare innanzitutto quale sia la differenza tra cookie di prime e terze parti. I primi sono creati direttamente per il sito web di riferimento, al fine di ottenere una migliore profilazione del visitatore in merito ai suoi comportanti su un sito web; ad esempio, tramite questi cookie, è possibile capire se un visitatore necessita di una pagina tradotta anche per le sessioni successive, se ha lasciato un carrello pieno di prodotti non ancora acquistati o tanto altro.
I cookie di terze parti, invece, sono definiti cross-site, e riguardano non soltanto il sito web in questione, ma anche altre realtà di agenzia, spesso pubblicitaria e di advertising, che vengono coinvolte per ottenere maggiori informazioni a proposito delle preferenze e degli interessi di ricerca di un visitatore. In tal senso, i cookie di terze parti sono quelli che fanno comparire pubblicità relative o prodotti o servizi cercati, di cui si ha interesse o per cui si visualizzano impressioni sul web: in questo modo, si accelera anche il processo di vendita o compravendita con un determinato visitatore e utente.
Come creare un cookie banner: consigli da seguire
Si viene adesso all’interrogativo presentato precedentemente: quali sono i migliori consigli da seguire a proposito di come creare un cookie banner? In primo luogo, sarà importante creare una pagina della privacy funzionale e aggiornata rispetto alla normativa vigente: i CMS che si utilizzano, come WordPress, permettono di generare una pagina della privacy pre-compilata, con alcuni dati da aggiungere a proposito del sito web che si utilizza; allo stesso tempo, però, potrebbe essere necessario far riferimento ad un legale, così da ottenere delle informazioni più solide da aggiungere al proprio sito web o alla rete di network che si utilizzano, soprattutto se i siti in questione sono oggetto di numerose visite o attività da parte degli utenti.
Dopo aver fatto ciò, si potrà proseguire con la realizzazione del banner vero e proprio, servendosi di un plugin adatto che permette di tenere tracciabilità di browser, social o altre piattaforme di riferimento che sono utilizzate da parte di un utente, scegliendo le preferenze e il consenso. Il consiglio da seguire è quello di posizionare bene i tasti per accettare, negare e gestire le preferenze, dando all’utente la possibilità di scegliere autonomamente e non realizzando il cosiddetto cookie wall, che obbliga – pur in modo subdolo – ad accettare il consenso.