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Come proteggere la propria privacy in rete

Quando si naviga in rete, si sa, la privacy va ceduta. Tutta o in parte dipende da te e dai tuoi comportamenti. Il brutto è che, seppur poco, un minimo devi concedere se vuoi navigare come tutto.

Il bello è che, però, puoi far sì che questo minimo diventi sempre più piccolo, fino a essere estremamente minuscolo.

Già, ma come fare? Le opportunità ci sono, basta semplicemente trovarle. Ecco, quindi, cosa potresti fare per tutelare al meglio la tua privacy.

Navigare in incognito

Ormai tutti i browser lo fanno ed è molto semplice. Ad esempio, con Google Chrome ti basta cliccare su Ctrl+shift+n oppure andare nell’apposita sezione.

Non è la soluzione migliore, ma è sicuramente quella più veloce e gratuita.

Infatti, la navigazione in incognito blocca il salvataggio da parte del browser della cronologia di navigazione, dei cookie e dati dei siti e delle varie informazioni che decidi di inserire nei moduli.

Di contro, la tua attività on line può essere vista dal tuo provider di servizi interno.

Quando deciderai di navigare in incognito, si aprirà una nuova scheda e, a quel punto, puoi tranquillamente con una grafica della schermata un po’ diversa.

Rifiutare i vari cookie

È un’azione che tutti i siti, almeno in Italia e in Europa, devono fare per legge. Cioè dirti in anticipo quali, come e perché verranno salvati i dati che inserisci.

Dalla mail, al tuo comportamento online passando per quali sezioni navighi su quel sito.

Ebbene, molto spesso, erroneamente, mettiamo direttamente ‘accetta tutti’ per non stare lì a leggere tutto. In realtà, commettiamo un grave errore. E, soprattutto, facciamo il ‘gioco’ di questi siti.

Sì, perché spesso il burocratese o la lungaggine delle procedure serve proprio a far sì che l’utente faccia ciò che desidera il proprietario del sito. In questo caso si tratterebbe di accettare tutte le condizioni e poterlo, quindi, ‘spiare’. Significa che praticamente ti arriveranno, ed è la condizione ‘migliore’, tutte quelle pubblicità mirate che sembra quasi che tu sia ascoltato.

In occasioni come queste, puoi togliere il “quasi”. Del resto, sei stato tu praticamente a dare l’assenso e, ora, non puoi proprio lamentarti.

Il consiglio è sempre quello, quindi, di leggere attentamente ciò che si accetta. Anche perché poi è impossibile tornare indietro. O quasi.

Usare le VPN

Utilizzare una VPN, qui trovi le migliori, è sicuramente un ottimo punto di partenza, visto il suo prezzo molto conveniente e l’efficacia di questo strumento veramente alta.

Non sai cosa è una VPN? Senza andare troppo nel tecnicismo che non interessa più di tanto in questa sede, la VPN è quel software che ti consente di far ‘captare’ che tu stia navigando in una zona diversa rispetto a quella che è in realtà.

Troppi giri di parole? Andiamo con un esempio che, forse, ti chiarirà meglio le idee. La VPN ti consente, giusto per dirne una, di aggirare il divieto di usare Facebook in Cina. Quando sei in questo paese, infatti, non puoi navigare su alcuni siti perché sono bloccati. Ebbene, con la VPN, puoi risultare di stare su un altro stato e, quindi, poter tranquillamente navigare quei siti. Figo, vero? E conta anche tutto ciò che fai con le VPN è criptato. Ergo, è quasi inaccessibile dalle altre persone.

Scaricare solo app ufficiali

Quante volte ti sarà capitato di scaricare un’app a pagamento in maniera gratuita e, poi, di essere ricattato per avere di nuovo password e tutto ciò che ne consegue? Speriamo nessuna ma il pericolo è dietro l’angolo.

La voglia di risparmiare qualcosa, soprattutto di questi tempi, è tanta. Ci può stare. Non la biasimiamo di certo.

Però se vai nei marketplace non ufficiali c’è il rischio di incappare in qualche truffa. È un po’ come quando clicchi su un link di una mail tarocca.

In quel caso, hai firmato la tua condanna. Purtroppo, se c’è da pagare per un’app, devi pagarla e basta.

Il consiglio è di non rischiare attraverso possibili crack o, comunque, altri posti dove potresti scaricarla in maniera gratuita.

Occhio ai wi-fi pubblici

Chiudiamo con un qualcosa che, forse, ti farà storcere il naso. I wi-fi gratuiti, che finalmente stanno prendendo piede anche in Italia, non sono completamente sicuri. Sì, hai letto bene: non lo sono, assolutamente.

Sono facilmente vulnerabili e, quindi, c’è il rischio che qualche hacker con un minimo di competenza possa interferire nella tua rete e far sì che, quindi, abbia l’occasione di rubare i tuoi dati.

Certo, ci vogliono delle competenze informatiche non di poco conto. Però il rischio c’è. E, quindi, è importante che tu lo sappia. La soluzione? Quando possibile, usare direttamente i dati della connessione mobile. Tanto, oggi, con gli abbonamenti, i giga a disposizione sono davvero tanti.

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