Bozza Dpcm 16 gennaio: sci vietato fino al 15 febbraio, palestre chiuse fino al 5 marzo, divieto di asporto dai bar dopo le 18

zona rossa e divieti
Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. «Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nella bozza – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale». Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia».
Mezza Italia potrebbe finire da domenica prossima nelle due liste alte di restrizioni: sono 9 le regioni e province autonome a rischiare l’arancione e tre addirittura il rosso. Le zone rosse con le misure più stringenti potrebbero essere, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia. E ovviamente rimarranno le limitazioni fissate dall’ultimo Dpcm in scadenza il 15 gennaio.
Verra confermato il divieto di spostamento tra regioni, strettamente legato alla proroga dello stato di emergenza, che resterà tale almeno fino al 30 aprile
il Governo sta pensando anxhe di “premiare” quelle regioni dove i casi sono diminuiti e per questo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1, fermo restando le misure delle mascherine e del distanziamento. L’arancione potrebbe essere invece assegnato a Lazio, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Puglia, Umbria, Marche, Piemonte, Trentino Alto Adige. In questa fascia al momento ci sono già Calabria, Veneto, Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna. Toscana, Sardegna e Molise potrebbero rimanere in zona gialla.