
La Terra, milioni di anni fa, si mostrava in modo completamente diverso rispetto ad oggi. Grazie ad uno studio pubblicato di recente da Earth-Science Reviews, è possibile conoscere qualche altro aspetto del nostro amato pianeta. In particolar modo, è possibile apprendere dei dettagli su Balkanatolia. Ecco di cosa si tratta
Cos’è la Balkanatolia
Un continente del tutto nuovo. Ma chi lo ha scoperto? Quando è stato scoperto? Chi ci viveva? Qual è la storia inerente alle origini?
Un continente considerato perduto scoperto da un team di ricerca internazionale. Chiamato Balkanatolia dato che è situato tra la penisola Balcanica e la regione della Turchia, Anatolia. Un mondo perduto che un tempo connetteva l’Europa all’Asia. Questo continente, a causa di diversi eventi tettonici, era scomparso completamente. È stato possibile risalire all’esistenza della Balkanatolia per il ritrovamento di alcuni fossili risalenti a 40 mulioni di anni fa.
Nello studio pubblicato è possibile leggere: “Mostriamo che la distribuzione eocenica dei mammiferi in tutta l’Eurasia supporta una provincia biogeografica precedentemente non riconosciuta, qui designata come Balcanatolia, che copre il segmento orientale e centrale del margine neotetiano. La documentazione fossile dell’Eocene supporta il fatto che la Balcanatolia sia stata colonizzata da ungulati e roditori asiatici dal tardo Bartoniano, in seguito alla creazione di un corridoio di dispersione terrestre continuo attraverso il segmento centrale del margine neotetiano2.
Lo studio in questione sembra essere molto interessante. Questo continua come segue: “Questo evento di colonizzazione è stato facilitato da un calo del livello del mare eustatico globale e da un ritiro del mare causato da fenomeni tettonici nell’Anatolia orientale e nel Piccolo Caucaso durante il tardo medio Eocene. Questi cambiamenti paleogeografici hanno determinato la scomparsa della Balcanatolia come provincia biogeografica distinta e hanno aperto la strada alla dispersione dei cladi endemici asiatici prima e durante la Grande Coupure nell’Europa occidentale”.