
Il papà di Giulia e Alessia, le due ragazze morte a Riccione in un tragico incidente in stazione, scrive una lettera a Repubblica. Queste le sue parole
“Non porto rancore rispetto all’inconsulto vociare che si è scatenato all’indomani della tragedia che mi ha colpito. Voglio al contrario che le mie bimbe non siano morte invano, che questa disgrazia porti a qualcosa di buono, a un bene assoluto, per tutti. Vivo la sofferenza confortato moralmente e spiritualmente dalle tante persone che quotidianamente hanno inondato me e la mia casa di una umanità e dolcezza che va oltre misura e immaginazione, con la consapevolezza del nuovo inizio che mi attende, nel fervido desiderio di provare a trasformare l’ingiusto evento in bene assoluto.”