
Trovato impiccato nel capannone. La famiglia: “Massimo non l’avrebbe mai fatto, vogliamo la verità”
Massimo Melluso, 32enne napoletano originario di Villaricca, è stato trovato misteriosamente morto impiccato in un capannone.
Il mistero della morte
Sono molti i lati oscuri sulla morte. Qualcuno non crede al suicidio e per questo i famigliari hanno richiesto che sul corpo venga disposta l’autopsia.
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I lati oscuri:
I famigliari, assistiti dall’avv Esposito, sostengono che Massimo o Andrea come tutti lo chiamavano, era un ragazzo tranquillo che amava la vita e che non si sarebbe mai ucciso. L’ultima persona a sentire Massimo, stando sempre a quanto si racconta su Napolitoday, è stata la sorella Roberta: “Era tranquillo, l’ho sentito sereno. Era giovedì, sabato i carabinieri di Ventimiglia mi dicevano che mio fratello non c’era più”. (Napolitoday)
Secondo loro, la vicenda presente molti lati oscuri a partire dalla posizione in cui si trovava al momento del ritrovamento.
Il corpo di Massimo, intanto, è stato riportato a casa e seppellito; in attesa, però, che lo stesso venga riesumato su eventuale richiesta della Procura.