Infortunio sul lavoro: quando spetta il risarcimento e come ottenerlo

Ogni lavoratore ha diritto a un ambiente di lavoro sicuro, con condizioni che rispettino le norme e garantiscano la salute durante lo svolgimento delle proprie mansioni. Tuttavia, anche nei contesti più attenti alla sicurezza, gli infortuni possono comunque accadere, generando preoccupazioni economiche e personali per chi ne è coinvolto. In questi casi, il primo passo da compiere per tutelare i propri diritti è la denuncia dell’infortunio all’INAIL, che rappresenta la tutela assicurativa obbligatoria per i lavoratori in Italia e consente di avviare le procedure per ricevere assistenza medica e indennità economiche previste dalla legge.
Che cos’è la denuncia di infortunio
Quando avviene un infortunio sul luogo di lavoro o durante lo svolgimento di attività lavorative, il lavoratore deve informare tempestivamente il datore di lavoro, consegnando il certificato medico che attesta l’infortunio e la prognosi. Il datore di lavoro, a sua volta, è obbligato a trasmettere la denuncia all’INAIL entro due giorni dalla ricezione del certificato medico. Il mancato invio della denuncia da parte del datore può esporlo a sanzioni e ritardi nella tutela del lavoratore. Per gli infortuni mortali o gravi, la comunicazione deve avvenire entro 24 ore all’autorità di pubblica sicurezza.
Il ruolo dell’INAIL: cosa copre e come funziona
L’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha il compito di garantire al lavoratore infortunato una serie di prestazioni economiche e sanitarie, tra cui:
- Cure mediche e riabilitative gratuite presso le strutture convenzionate.
- Indennità per inabilità temporanea, a partire dal quarto giorno dopo l’infortunio, calcolata sulla retribuzione media giornaliera.
- Indennizzo per danno biologico e, in caso di inabilità permanente superiore al 16%, una rendita vitalizia proporzionata al grado di invalidità riconosciuto.
Le prestazioni INAIL si basano sul principio dell’assicurazione obbligatoria e non richiedono al lavoratore di provare la colpa del datore di lavoro per ottenere l’indennizzo.
La differenza con il risarcimento del danno differenziale
Molti lavoratori non sono consapevoli che le prestazioni erogate dall’INAIL non coprono integralmente tutti i danni subiti a seguito di un infortunio sul lavoro. Infatti, l’INAIL risarcisce solo in parte il danno biologico e non copre integralmente altri danni, come il danno morale o le perdite economiche future superiori all’indennità percepita.
Quando l’infortunio si verifica per colpa o per una violazione delle norme di sicurezza da parte del datore di lavoro, il lavoratore ha diritto a richiedere anche il danno differenziale, cioè la differenza tra il risarcimento integrale del danno subito e quanto già erogato dall’INAIL.
Il danno differenziale comprende:
- Danno patrimoniale per la perdita di redditi non coperti dall’indennizzo.
- Danno morale per la sofferenza subita.
- Eventuali spese mediche e di assistenza non coperte dall’assicurazione.
Per poter richiedere il risarcimento per infortunio sul lavoro, è necessario dimostrare la responsabilità del datore di lavoro, che potrebbe derivare, ad esempio, dalla mancanza di dispositivi di protezione individuale, dall’assenza di formazione adeguata o da condizioni di lavoro non sicure.
Perché l’assistenza di un avvocato è fondamentale
In caso di infortunio sul lavoro, affidarsi a un avvocato esperto in materia di infortuni e diritto del lavoro è una tutela essenziale. Un avvocato specializzato potrà verificare le responsabilità del datore di lavoro, ricostruendo le dinamiche dell’infortunio attraverso consulenze tecniche e testimonianze per accertare eventuali violazioni delle norme di sicurezza. Potrà inoltre quantificare correttamente il danno differenziale, valutando con precisione le voci di danno non coperte dall’INAIL e stimando il giusto risarcimento per infortunio sul lavoro. Sarà in grado di assistere il lavoratore nelle procedure con l’INAIL, presentando opposizioni in caso di rigetto della domanda o di riconoscimento di un grado di invalidità inferiore rispetto alla reale condizione del lavoratore.
Potrà gestire la trattativa con l’azienda o con la compagnia assicurativa del datore di lavoro, cercando un accordo stragiudiziale che garantisca al lavoratore il giusto risarcimento in tempi rapidi. Infine, in caso di mancato accordo, potrà intraprendere l’azione legale per far valere i diritti del lavoratore dinanzi al Tribunale competente. L’assistenza legale permette al lavoratore di affrontare con consapevolezza e serenità un momento difficile, avendo al proprio fianco un professionista in grado di orientarlo nelle scelte e di massimizzare il risarcimento dovuto.
Perché rivolgersi a un avvocato
Denunciare correttamente un infortunio e ottenere le prestazioni INAIL è un diritto fondamentale di ogni lavoratore, ma non sempre è sufficiente per ottenere un risarcimento pieno del danno subito. Quando vi è colpa del datore di lavoro, è possibile richiedere un risarcimento ulteriore attraverso il danno differenziale. Affidarsi a un avvocato esperto permette di valutare la responsabilità del datore di lavoro, quantificare con precisione i danni subiti e affrontare in modo efficace le procedure con INAIL e azienda, assicurandosi di ricevere un equo risarcimento per infortunio sul lavoro per tutelare la propria salute, il proprio reddito e la propria serenità futura.