Italia

++ULTIMO SECONDO++ Parla Conte sulla possibilità di un nuovo lockdown. Aumentano i contagi

Il premier parla del nostro sistema sanitario, rafforzato e del Recovery Fund “non siamo in ritardo e non sprecheremo un solo euro”. Poi conferma la stabilità del suo governo del dopo referendum –

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Il Financial Times dichiara che l’Italia è riuscita a gestire meglio di altri paesi europei la nuova emergenza e che ha tenuto sotto controllo l’epidemia. È un riconoscimento di cui sono orgoglioso, a testimonianza soprattutto del comportamento esemplare degli italiani.

Lo dice oggi a La Stampa Giuseppe Conte. “Dal canto nostro, posso garantire che abbiamo sempre fatto il massimo e agito in scienza e coscienza, secondo il principio di massima precauzione e proporzionalità, mettendo al primo posto la salute dei cittadini”, e precisa che ”oggi la situazione in Italia è sicuramente migliore rispetto ad altri Paesi europei, e siamo più preparati – anche come sistema sanitario – ad affrontare una eventuale recrudescenza della diffusione del virus.

Il premier pensa di escludere un nuovo lockdown generale, “Allo stato attuale escludo la possibilità di un generale lockdown, potrebbero esserci – se necessarie – chiusure ben mirate. La cosa più importante è mantenere un atteggiamento prudente per non vanificare gli sforzi e i sacrifici fatti finora.

Chiedo ancora una volta a tutti, specie ai più giovani, di non abbassare la guardia”. Recovery Fund, Italia non è in ritardo Quanto alla presentazione dei progetti per il Recovery Fund , ”l’Italia non è affatto in ritardo, stiamo rispettando la tabella di marcia dell’Unione Europea, che stabilisce i tempi cui ci dobbiamo attenere. Stiamo lavorando con la massima determinazione per definire il Piano. Anzi, intendo offrire ai cittadini uno strumento per poter monitorare costantemente l’attuazione dei singoli progetti che saranno contenuti nel piano di rilancio. Faremo in modo che ci sia un controllo diffuso e che non venga sprecato un solo euro di queste risorse”.   Sul Mes non accetto veti Sul Mes tanto caro al Pd che invece trova il veto M5s  “Mi sono dichiarato agnostico sul punto. Non accetto veti. Dobbiamo proseguire con un approccio pragmatico e valutare insieme se vi è un fabbisogno di risorse aggiuntive. In caso positivo esamineremo gli strumenti di finanziamento a disposizione, pubblicamente, coinvolgendo il Parlamento”. 

Le ultime votazioni Alla domanda sulla recente votazione con la vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari il premier ha risposto che  “l’ampia partecipazione è un segno di grande vitalità della nostra democrazia, tanto più in tempo di Covid. Circa 25 milioni di elettori sono andati a votare. È una riforma storica di cui va dato senza dubbio il merito a M5s”. “È il primo passaggio di un percorso riformatore di più ampio respiro” E, infatti, sulla riforma che introduce il taglio dei parlamentari risponde che “Tutti, nessuno escluso, hanno evidenziato la necessità di un progetto riformatore ampio che includa anche la riforma della legge elettorale. Questa esigenza non è venuta meno, anzi. Ora dobbiamo accelerare sull’iter già avviato in Parlamento”.  –

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