
Sarebbero stati i soccorritori del 118, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di San Donato, che indagano sul caso, a fare involontariamente confusione. I documenti di Pietro Caputo erano stati ritrovati su un comodino, dalla parte del letto dov’era disteso, ormai privo di vita, il 24enne Francesco Mazzacane, originario di Torre del Greco. E quindi sul referto, e sul verbale dei carabinieri, erano state inserite le generalità di Caputo, 21enne nato a Pompei e residente a Torre Annunziata.