Su tutte le bottiglie di latte è riportata una data di scadenza. Ma cosa succede se si beve il latte dopo la data indicata? Fa male? Scopriamo insieme qualche dettaglio in più.
Quanto può durare il latte scaduto?
Innanzitutto è bene precisare che esistono diverse tipologie di latte. Parliamo del latte intero, il latte scremato, il latte parzialmente scremato, il latte fresco e il latte a lunga conservazione. Noi parleremo del latte a lunga conservazione, che ha una scadenza di circa 90 giorni se tenuto chiuso. Generalmente questa tipologia di latte può durare altri due mesi se tenuto chiuso ed in frigorifero.
Cosa si può fare con il latte scaduto a lunga conservazione?
Se abbiamo una confezione di latte a lunga conservazione scaduto, ma non è ancora stata aperta, e sono passati appena 10 giorni, è possibile ancora berlo se non è inacidito. In questo caso non fa male berlo, tuttavia se è scaduto da più tempo, ossia da oltre 2 mesi, è meglio non ingerirlo. In alternativa, se è scaduto da poco tempo, è possibile utilizzarlo per fare dei dolci.
Come riutilizzare latte a lunga conservazione scaduto?
Per evitare lo spreco, il latte a lunga conservazione scaduto si può utilizzare anche come fertilizzante naturale. Ma non solo, il latte funziona molto bene anche per pulire gli oggetti in pelle. Si può anche usare per eliminare delle macchie difficili dai tessuti, dato che ha un forte potere smacchiante. Oltretutto è anche un ottimo rimedio per pulire l’argenteria in modo da evitare l’ossidazione.
Infine si può utilizzare anche sulla pelle, di fatti in antichità il latte veniva molto utilizzato per la cura del proprio corpo. È considerato da sempre un ottimo rimedio per il gonfiore degli occhi, offre anche un’azione astringente e regala morbidezza se utilizzata come maschera del viso, e si può applicare sulle punture di insetti in quanto offre anche un’azione lenitiva.
Oltretutto il latte scaduto è anche un ottimo ingrediente per rendere i vostri bagni ancor più rilassanti.
