Violenze sessuali dentro l’ufficio del Preside

Il preside di una scuola secondaria è stato arrestato per aver molestato sessualmente otto ragazzi nel suo ufficio. Li chiamava con la scusa di dover parlare con loro per motivi disciplinari e invece avveniva tutt’altro. Tutto ciò è successo in una scuola maschile a Singapore. Il preside si divertiva a pizzicare i genitali degli studenti dai 12 ai 15 anni, questa è solo una delle torture che infliggeva contro chi doveva proteggere.
La prima denuncia
L’uomo singaporiano ha 48 anni ed è stato condannato subito dopo la denuncia ma non arrestato e punito come vige a Singapore. Una delle vittime ha deciso di confidarsi con un’altra vittima. Insieme si sono fatti forza e hanno deciso di raccontare il tutto alle autorità. Le molestie si sono verificate tra agosto e ottobre 2017, ben tre mesi di torture per studenti in età ancora fragile.
La lotta legale è stata lunga, il preside si è dichiarato colpevole venerdì 28 agosto. Sono state confermate accuse su tre ragazzi, due dei quali minori di 14 anni. Si attendono esiti sulla condanna anche per altre otto vittime. Gli uffici hanno dichiarato alla stampa di non poter rivelare il nome del preside e della scuola per proteggere l’identità dei minori e delle loro famiglie.
Studenti fragili, contattati con chat privata dal preside
La Corte ha constatato che gli studenti presi di mira dal preside avevano problemi famigliari e precedenti disciplinari all’interno e all’esterno della scuola. Per questo motivo, venivano chiamati spesso dal direttore operativo presso l’ufficio generale per scontare una sorta di castigo disciplinare. Invece di essere seguiti in lezioni utili o in lavori sociali, come avviene in tutte le scuole del paese, hanno subito molestie e intimidazioni.
Gli studenti prima di essere chiamati pubblicamente dal direttore operativo venivano contattati privatamente tramite una chat. Per coprire ciò che succedeva, il preside informava anche gli insegnanti degli studenti della sua intenzione di parlare con gli studenti e fissare degli orari per incontrarli nell’ufficio dei terrori.
Durante gli incontri, il preside si spogliava e strusciava sui corpi degli studenti. Molti, compresi quelli più piccoli di età, hanno espresso disagio e contrarietà ma sono stati minacciati dentro l’ufficio e via chat.
Singapore e le punizioni corporali contro i reati sessuali
Gli inquirenti hanno condotto delle indagini interne e hanno portato la questione al Ministero dell’istruzione. Il 6 novembre 2017 è stato presentato il primo rapporto della polizia su ben cinque vittime. Il preside avrebbe dovuto subire la condanna il 6 ottobre.
Il suo avvocato è riuscito a fermare l’arresto e la fustigazione con un appuntamento medico di controllo sulle condizioni della colonna vertebrale. Infatti, a Singapore la molestia sessuale su minorenne sotto i 14 anni prevede cinque anni di carcere, la multa o la punizione corporale con fustigazione.