Blackjack, le principali regole del “21”

Il Blackjack è un gioco di carte che vanta almeno 300 anni di storia. Dopo essere nato in Francia, il “21” (da “Vingt-et-un”) ha iniziato a farsi conoscere in America nella prima metà del XX secolo, di conseguenza in molti hanno iniziato a interrogarsi sulle regole e sulle caratteristiche del gioco, oggi praticabile anche online. Ne è una prova il Live Blackjack che si gioca sul web e che mette i giocatori in comunicazione con una vera sala d’intrattenimento. Per una partita al Blackjack servono due mazzi di carte. In sostanza, ogni giocatore se la deve vedere direttamente con il mazziere, che sfida singolarmente chiunque sia seduto al tavolo. Lo scopo è quello di ottenere un punteggio superiore a quello dell’avversario, ma che non vada oltre la soglia di 21, pena la sconfitta automatica. Gli assi possono valere un punto come 11, ogni figura assegna 10 punti e le altre carte valgono tanti punti quante sono le unità dei semi raffigurati sul fronte (un 5 di cuori, ad esempio, fornisce 5 punti).
Al termine delle puntate, il mazziere consegna a ogni partecipante una carta visibile a tutti, procedendo in senso orario e servendosi per ultimo. In un secondo giro con carte scoperte, non vengono assegnate altre carte. I giocatori indicano se vogliono ottenere di volta in volta un’altra carta per incrementare il punteggio o fermarsi. A differenza degli altri giocatori, il mazziere non può più servirsi carte una volta che arriva a 17 punti. Naturalmente, se è il banco a sballare è tenuto a pagare tutte le puntate.
Il massimo punteggio ottenibile prende proprio il nome di “Blackjack” e si consegue realizzando 21 punti con le primissime carte ricevute. Il Blackjack fa levitare il pagamento dovuto al giocatore, ma in caso di parità con il mazziere non è nessuno dei due a prevalere. Va da sé che l’esito di un turno è dovuto molto alla buona sorte. In diversi casi i giocatori arrivano a “sballare” pur senza voler rischiare, ma solo perché intendono aumentare un punteggio che ritenevano basso e si ritrovano improvvisamente con altre carte dal valore molto elevato.
Una regola importante e che può cambiare radicalmente una partita è quella dello “split”. Se si ricevono due carte dallo stesso valore, infatti, è possibile “dividerle” (dall’inglese “to split”) e giocarle separatamente, come se si stessero portando avanti due mani anziché una. In questo caso, però, la puntata va raddoppiata. In genere gli assi possono essere “splittati” solo una volta, mentre le altre carte fino a tre volte. Il tutto, comunque, dipende anche dalle limitazioni specifiche adottate dalle varie sale.
Nel Blackjack è assolutamente vietato contare le carte. Certo, niente impedisce di memorizzare da sé le carte già uscite, ma non è permesso consultare gli scarti per desumere quali carte siano rimaste in gioco. Il conteggio delle carte veniva citato anche nel film “Rain Man” in quanto uno dei protagonisti voleva sfruttare le doti mnemoniche del fratello per vincere al tavolo verde, ma a prescindere è necessaria anche una certa dose di fortuna per conoscere un buon esito. Infine, una regola piuttosto curiosa è quella dell’”assicurazione”. Se il banco ottiene un asso come prima carta, gli altri partecipanti possono chiedere che il valore della puntata venga dimezzato, in quanto sono più elevate le possibilità che il mazziere esegua un Blackjack subitaneo. Se il banco arriva a 21 punti il giocatore di turno perde l’intera puntata venendo risarcito col doppio dell’”assicurazione”.