++FLASH NEWS++Tre anziani morti per Covid in ospedale. Un neonato positivo, scoperto al pronto soccorso
Due casi al Cervello, il terzo a Villa Sofia, individuato dopo il decesso. Nelle ultime 24 ore 61 positivi in più: 25 a Palermo e 26 a Catania. Chiude per precauzione il ristorante stellato di Cuttaia a Licata: c’è un contagiato
Brutte notizie sul fronte Covid a Palermo. Due ultraottantenni sono morti la scorsa notte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cervello. Erano fra gli otto degenti ricoverati e affetti dal Coronavirus. “La loro situazione era già grave – fanno sapere dall’ospedale – Il quadro clinico era compromesso. Abbiamo tentato ogni possibile cura, ma non c’è stato nulla da fare”.
Oltre ai due decessi del Cervello, una vittima si registra anche a Villa Sofia. Una donna di 72 anni è deceduta in Cardiologia, dopo essere stata ricoverata in Neurochirurgia e Neurorianimazione. Il tampone effettuato dopo la morte avrebbe dato esito positivo. Anche un’infermiera di Neurochirurgia sarebbe contagiata. Attualmente sono in corso i test a tutti i soggetti, pazienti e operatori sanitari, che sono entrati in contatti con la signora deceduta. Tra i nuovi positivi, uno è stato scoperto al pronto soccorso pediatrico del Cervello: è un neonato.
Il bollettino di oggi
Nelle ultime 24 ore sono 61 i nuovi casi di coronavirus in Sicilia. Tra questi, tre migranti, uno a Siracusa e due a Ragusa. È quanto riporta il bollettino del ministero della Salute, che non tiene ancora conto delle vittime di oggi. Attualmente ci sono 1.793 positivi di cui 120 ricoverati in ospedale, 17 in terapia intensiva e 1.656 in isolamento domiciliare, per un totale di 5.241 casi dall’inizio dell’epidemia. I guariti sono 14 e dall’inizio della pandemia sono 3.158. I tamponi eseguiti sono stati 2.726. I decessi salgono ufficialmente a 290, con un uomo di Messina morto in ospedale a Catania.
I 61 nuovi positivi sono così divisi per province: due ad Agrigento, 26 a Catania, due a Enna, 25 a Palermo, due a Ragusa, quattro a Siracusa.
Stop temporaneo al ristorante di Cuttaia
Un caso di positività asintomatica al Covid ha indotto alla quarantena forzata tutti i collaboratori del ristorante “La Madia” di Licata, dello chef bistellato Pino Cuttaia, e alla chiusura temporanea del locale.
“Nello svolgimento della mia attività mi sono attenuto scrupolosamente alle prescrizioni anti Covid-19, adottando tutte le misure di prevenzione, per garantire la massima sicurezza ai nostri dipendenti e clienti – spiega Cuttaia – Con senso di responsabilità e precauzione, tutti i collaboratori sono in quarantena forzata e in attesa di effettuare il tampone. Inoltre, stiamo chiamando tutti coloro che sono stati ospiti in questi ultimi giorni a La Madia invitandoli a rivolgersi tempestivamente al dipartimento di Prevenzione, servizio di Epidemiologia, dell’Asp di Agrigento. Comunicherò al più presto le nuove date di riapertura del ristorante La Madia”.