Il governo starebbe lavorando a una stretta ulteriore che prevede, nei weekend, un’Italia tutta rossa e, dunque, con le misure più severe: chiusura dei negozi considerati non essenziali, stop agli spostamenti anche all’interno del proprio Comune e chiusura dei ristoranti e dei bar (con asporto e delivery consentiti).
è appena terminato il vertice per l’emergenza covid con i capi delegazioni ed è emerso che c’è il bisogno di continuare con queste misure. Purtroppo i contagi e i decessi sono sempre considerevoli.
Nel corso del vertice il presidente del Consiglio ha auspicato la ripartenza per il 7 gennaio della didattica in presenza al 50% nelle scuole.
l’idea sul tavolo è di Un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm
“Con le misure rafforzate per Natale se non arriva una variante o una terza ondata probabilmente ci muoveremo tra zona gialla e arancione” e potremo restare “con una certa tranquillità in attesa di realizzare il piano vaccinale. Se arriva una impennata, o una variante, ci troveremo in zona rossa e con misure più restrittive” ha detto Conte che in particolare si è soffermato sulle scoperte di questi giorni riguardo alla variante del coronavirus proveniente dalla Gran Bretagna.
“Ora spunta una variante inglese che corre molto più veloce, di uno 0.70 in più e spiegherebbe molte cose – ha aggiunto il premier – Non voglio avanzare ipotesi, in Veneto i dati stanno crescendo, dobbiamo capire come e perché”.