Coronavirus

Si potrà uscire solo per scuola, lavoro e fare spesa. Ristoranti e bar chiuso dalle 20

Ieri 19mila contagi, il governo lavora a un nuovo Dpcm per il semi-lockdown: circolazione consentita solo per lavoro, scuole, attività produttive e acquistare beni. Stop alle palestre e scatta la chiusura serale per ristoranti e pub. Conte frena ancora. Gualtieri al lavoro: 5 miliardi per il ristoro di chi avrà danni

Blocco dei movimenti non essenziali. Possibilità di uscire di casa per lavoro, scuola, attività produttive e acquisto di beni. Negozi aperti, palestre chiuse. Eventuali restrizioni soft ai movimenti tra Regioni, ma possibilità di spostarsi per lavoro, famiglia o per raggiungere una seconda casa. Lezioni online per le superiori, anche al 100%, classi in presenza per elementari e medie. Coprifuoco notturno per i locali e ristoranti, con il Pd che vorrebbe fissare la chiusu…

Le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 provocheranno un ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie e potrebbero causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest’anno. A rinnovare l’allarme è la Confesercenti secondo cui nell’ipotesi che le chiusure siano imposte anche per la prima settimana di novembre, la riduzione complessiva della spesa delle famiglie per il 2020 potrebbe raggiungere i 95,8 miliardi di euro anche con il ritorno alla normalità in occasione delle festività natalizie

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca chiede al Governo un lockdown nazionale e specifica che in ogni caso “la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. “I dati attuali sul contagio – dice – rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). E’ indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo”. 

La situazione dei posti letto in Campania, secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è “pesante”. “La programmazione ci consente ancora di reggere – dice su Facebook – ma con questi numeri non c’è nessun sistema ospedaliero al mondo in grado di reggere l’onda d’urto”. “Oggi reggiamo grazie al sacrificio di migliaia di medici e personale sanitario ma nel giro di pochi giorni rischiamo di avere le terapie intensive intasate”, ha aggiunto. “E’ stupido, da irresponsabili dire che le scuole vanno chiuse per ultimi”. Così il governatore della Campania. “Di fronte ad un aumento di contagi come quello che abbiamo registrato tra docenti e alunni, l’unica risposta che la ragione può dare è quella di evitare che il contagio si diffonda. La priorità non sono gli ideologismi ma bloccare i contagi. Le decisioni non si prendono in astratto ma sulla base dei numeri”, ha aggiunto

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