Dpcm, lockdown fino al 15 gennaio: zona arancione, spostamenti e ospiti in casa. Coprifuoco alle ore 20
Il governo starebbe lavorando a una stretta ulteriore che prevede, nei weekend, un’Italia tutta rossa e, dunque, con le misure più severe: chiusura dei negozi considerati non essenziali, stop agli spostamenti anche all’interno del proprio Comune e chiusura dei ristoranti e dei bar (con asporto e delivery consentiti).
Fra le ipotesi c’è anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe così prorogata fino al 15 del mese.
è appena terminato il vertice per l’emergenza covid con i capi delegazioni ed è emerso che c’è il bisogno di continuare con queste misure. Purtroppo i contagi e i decessi sono sempre considerevoli.
Nel corso del vertice il presidente del Consiglio ha auspicato la ripartenza per il 7 gennaio della didattica in presenza al 50% nelle scuole.
l’idea sul tavolo è di Un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm
Ecco il nuovo calendario così come ipotizzato dal governo: 7 e 8 gennaio l’Italia è in fascia gialla, 9 e 10 in fascia arancione con possibile coprifuoco anticipato alle 20. Dall’11 al 15 gennaio scattano le restrizioni previste a seconda delle fasce di colore che saranno attribuite dopo il monitoraggio dell’8 gennaio. Dal 15 ci sarà invece il nuovo Dpcm.
“Con le misure rafforzate per Natale se non arriva una variante o una terza ondata probabilmente ci muoveremo tra zona gialla e arancione” e potremo restare “con una certa tranquillità in attesa di realizzare il piano vaccinale. Se arriva una impennata, o una variante, ci troveremo in zona rossa e con misure più restrittive” ha detto Conte che in particolare si è soffermato sulle scoperte di questi giorni riguardo alla variante del coronavirus proveniente dalla Gran Bretagna.
“Ora spunta una variante inglese che corre molto più veloce, di uno 0.70 in più e spiegherebbe molte cose – ha aggiunto il premier – Non voglio avanzare ipotesi, in Veneto i dati stanno crescendo, dobbiamo capire come e perché”.