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Approvato nuovo decreto: no spostamenti Regioni fino al 15, week-end in zona arancione

by Danilo

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato nella tarda serata di ieri un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Il testo prevede:

per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;

nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta «zona arancione» (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

il testo conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta «zona rossa», la possibilità, già prevista dal decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze.

Il governo starebbe lavorando a una stretta ulteriore che prevede, nei weekend, un’Italia tutta rossa e, dunque, con le misure più severe: chiusura dei negozi considerati non essenziali, stop agli spostamenti anche all’interno del proprio Comune e chiusura dei ristoranti e dei bar (con asporto e delivery consentiti).

Fra le ipotesi c’è anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe così prorogata fino al 15 del mese.

Bar e Ristoranti

Il governo valuta l’ipotesi di un provvedimento ponte in vigore dal 7 al 15 gennaio. Nel week-end del 9 e 10 in tutta Italia sarebbero vigenti le misure previste per la zona rossa o arancione: tra queste si annovera la chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo. Via libera all’asporto

Spostamenti tra regioni

Dal 7 gennaio fino al 15, data di scadenza dell’ultimo dpcm, sembra profilarsi anche una stretta sui trasferimenti interregionali: a riguardo viene consentito lo spostamento tra le regioni soltanto a fronte di ragioni legate allo stato di necessità.

è appena terminato il vertice per l’emergenza covid con i capi delegazioni ed è emerso che c’è il bisogno di continuare con queste misure. Purtroppo i contagi e i decessi sono sempre considerevoli.

Nel corso del vertice il presidente del Consiglio ha auspicato la ripartenza per il 7 gennaio della didattica in presenza al 50% nelle scuole.

l’idea sul tavolo è di Un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm

Ecco il nuovo calendario così come ipotizzato dal governo: 7 e 8 gennaio l’Italia è in fascia gialla, 9 e 10 in fascia arancione con possibile coprifuoco anticipato alle 20. Dall’11 al 15 gennaio scattano le restrizioni previste a seconda delle fasce di colore che saranno attribuite dopo il monitoraggio dell’8 gennaio. Dal 15 ci sarà invece il nuovo Dpcm.


“Con le misure rafforzate per Natale se non arriva una variante o una terza ondata probabilmente ci muoveremo tra zona gialla e arancione” e potremo restare “con una certa tranquillità in attesa di realizzare il piano vaccinale. Se arriva una impennata, o una variante, ci troveremo in zona rossa e con misure più restrittive” ha detto Conte che in particolare si è soffermato sulle scoperte di questi giorni riguardo alla variante del coronavirus proveniente dalla Gran Bretagna.

“Ora spunta una variante inglese che corre molto più veloce, di uno 0.70 in più e spiegherebbe molte cose – ha aggiunto il premier – Non voglio avanzare ipotesi, in Veneto i dati stanno crescendo, dobbiamo capire come e perché”.

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