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Incubo lockdown Estate 2021. La notizia appena arrivata

Estate 2021 all’insegna del rischio lockdown, le regole per le vacanze

Estate 2021 all’insegna del rischio lockdown, le regole per le vacanze
„L’epidemia è in rallentamento ma non ancora sotto controllo. La vaccinazione è ancora lontana dall’immunità di gregge. E gli effetti delle riaperture si vedranno solo a metà maggio. Gli esperti: “Un nuovo aumento dei casi ci costringerebbe ad altre chiusure”“

 

Come sarà l’estate 2021: mascherine, distanziamento sociale e vaccinazione

Ma il raggiungimento di queste soglie appare ancora lontano. Per questo, aggiunge Brusaferro, anche chi ha ricevuto la prima dose del vaccino deve “continuare ad essere prudente. Prima di tutto perché occorrono non meno di due-tre settimane prima che si formi una prima risposta immunitaria che si completa dopo la seconda dose. Mascherine e distanziamento serviranno ancora fino a che larga parte della popolazione non sarà vaccinata, perché anche chi è immunizzato non può escludere il rischio di contagiare chi non lo è”.

E quindi, spiega oggi al Messaggero Fabio Ciciliano, componente del Comitato tecnico scientifico sia con il governo Conte sia con il governo Draghi, dirigente medico della Polizia di Stato e rappresentante della Protezione Civile nel Cts, spiega quali saranno le regole dell’estate 2021: “Diciamolo chiaramente: saranno vacanze più tranquille, ma le precauzioni dovranno continuare. Parlo di mascherine, distanze e igiene.

 

L’esempio di Israele, dove all’aperto stanno rinunciando alle mascherine, non possiamo ancora seguirlo perché noi raggiungeremo l’immunità di gregge solo in autunno. E comunque è probabile, per prudenza, che le mascherine possano essere necessarie per tutto il 2021”.

Anche perché, come avverte ancora il report dell’Iss, “l’ormai prevalente circolazione in Italia della variante b.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia”.
E lo stesso Ciciliano aggiunge che gli effetti delle riaperture dal 26 aprile si vedranno solo a metà maggio ma il rischio di dover tornare a un lockdown c’è:
“Oggi, semmai, possiamo vedere solo l’effetto del rientro a scuola in presenza. Voglio essere molto chiaro: se i comportamenti non saranno rigorosi, un nuovo aumento dei casi che costringerà a conseguenti chiusure sarà inevitabile. E non si può neppure pensare che tutto debba dipendere dai controlli del Ministero dell’Interno, delle forze dell’ordine. Puoi vigilare sulle strade e sulle piazze, ma più di tanto non potrai mai fare. Il problema è rappresentato dalla scarsa attenzione nei comportamenti personali, molto passa dal senso di responsabilità di ogni cittadino”.

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