La burrata: fa male al colesterolo? Proprietà e valori. Risponde la medicina
La burrata è da sempre un alimento appetitoso e goloso e proprio per questo ci si chiede spesso se non sia propriamente un alimento “sano”.
La burrata è sicuramente un formaggio fresco tipico della Puglia e per gli estimatori delle mozzarelle è difficile resistere al suo fascino…Ma in fondo, la burrata fa davvero male al colesterolo? Gli ingredienti usati sono il latte vaccino intero crudo o pastorizzato.
Esteticamente si presenta come se fosse una mozzarella, ma è al suo interno che è racchiuso un cuore morbido e cremoso, costituito o dalla panna fresca o anche da burro in alcuni casi.
Guai a servire la burrata se non è fresca!
Si adatta molto bene anche a tante ricette che prevedono la sua aggiunta al termine della cottura, persino di piatti come la pizza!
Parlando proprio di temperature possiamo dire che nel caso della burrata la temperatura ottimale per consumarla è una temperatura fresca o ambiente. Potete conservala in frigorifero, ma anche fuori. L’unica pecca della burrata? E’ sconsigliata agli intolleranti al lattosio poichè ne contiene una buona quantità…
La burrata è un prodotto alimentare decisamente ricco di lattosio, per questo motivo si sconsiglia l’utilizzo a persone intolleranti a questo carboidrato. E’ anche abbastanza calorica rispetto a tanti altri formaggi prodotti in Italia, per cui è sconsigliata a chi soffre di digestione lenta data la complessità della sua composizione.
Come si fa la burrata e cosa contiene?
La burrata si ottiene dalla lavorazione del latte e della crema di latte per mezzo del caglio. E’ un’ottima fonte proteica e in più le proteine contenute sono ad alto valore biologico, dato che contengono molti amminoacidi essenziali per il nostro organismo. Questo latticino, però, non apporta solo proteine.
Oltre ai carboidrati e alle proteine, sono particolarmente abbondanti anche i lipidi. Gli acidi grassi maggiormente presenti nella burrata sono quelli saturi.
Il colesterolo, come per la stragrande maggioranza dei formaggi è abbondante. Le fibre sono assenti. I micronutrienti contenuti oltre ai sali minerali sono il calcio, il fosforo e il sodio, mentre tra le vitamine le più abbondanti ritroviamo la vitamina A, molte vitamine del gruppo B, in particolar modo la riboflavina o anche vitamina B2 e la vitamina E.
La burrata e colesterolo
Partendo dal presupposto che i formaggi, in generale, sono quasi tutti ricchi di colesterolo, sebbene essi presentino molti nutrienti benefici per la salute del nostro organismo, in quanto apportano benefici per le ossa, il nostro suggerimento è di non abusarne!
Se soffrite di ipercolesterolemia, sovrappeso, obesità, diabete e via dicendo è proprio sconsigliato il consumo dei formaggi, ma ogni tanto un’eccezione alla regola è concessa!
Ricordiamo che la burrata è ricchissima di colesterolo, se consumata in porzioni abbondanti, o con una frequenza elevata, può avere un impatto negativo sul colesterolo.