Riunione del governo per definire le modifiche. L’allarme del Cts: servono più chiusure. Zona rossa automatica con 250 casi settimanali su 100 mila abitanti
I nuovi contagiati appena sotto quota 20.000 (19.749) ma soprattutto l’altissimo numero di vittime, ancora 376, non sembrano lasciare alternative. Nuovi divieti scatteranno, probabilmente già il prossimo fine settimana, anche nelle regioni in fascia gialla.
Altri lockdown locali saranno istituiti in quelle aree dove le varianti creano focolai. Il Comitato tecnico scientifico traccia la strada, il governo si riunisce oggi per cambiare il Dpcm entrato in vigore il 6 marzo.
«Misure insufficienti»
Gli esperti sono netti: le misure in atto non sono sufficienti per allentare la morsa del Covid-19. Serve una nuova stretta, bisogna rendere automatico il passaggio in zona rossa se ci sono 250 casi settimanali su 100 mila abitanti, come del resto avevano già chiesto l’8 e il 12 gennaio senza che questa raccomandazione fosse però raccolta al momento di stilare il Dpcm. Ma soprattutto, dicono, adesso bisogna limitare gli spostamenti delle persone, i contatti.
40mila: soglia critica
La curva epidemiologica sale, la soglia critica dei 40 mila contagiati al giorno non appare più così lontana. È la terza ondata, arriva nel pieno della campagna vaccinale. Il presidente del Consiglio Mario Draghi e i ministri — primi fra tutti quello della salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini — sono consapevoli che in un momento così delicato non sono possibili errori o sottovalutazioni. Dunque, si procede a una revisione del provvedimento. L’ultima carta da giocare per evitare il lockdown nazionale.