++ULTIMO SECONDO++ Italia, rapporto positività-test 9,4%: si andrà verso lockdown.
Sale in Italia il rapporto tra positività e tamponi. 9.338 nuovi casi, 73 i decessi. Per il Comitato tecnico-scientifico le prime vaccinazioni partiranno a primavera. La Lombardia amplia la stretta anti Covid. L’Irlanda è la prima nazione europea a ripristinare il lockdown ma le scuole restano aperte
Sale in Italia il rapporto tra positività e tamponi. 9.338 nuovi casi, 73 i decessi. Per il Comitato tecnico-scientifico le prime vaccinazioni partiranno a primavera. “Lavoriamo per evitare una chiusura generalizzata ma non possiamo escludere lockdown circoscritti”, dice il premier Conte. Rientra lo scontro con i sindaci. Il Viminale coinvolge i prefetti. La Lombardia amplia la stretta anti Covid: chiede e ottiene dal Governo il coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da giovedì, centri commerciali non alimentari chiusi nei weekend
Nelle ultime due settimane è aumentata la percentuale dei positivi sul numero dei tamponi. Da giovedì coprifuoco in Lombardia dalle 23 alle 5, c’è l’ok del ministro Speranza. Gimbe: “Il virus avanza ma le misure sono deboli, si va verso il lockdown” Locatelli: “Primi vaccini disponibili a inizio primavera”. Ippolito (Spallanzani): “Dobbiamo prepararci a convivere col virus per tutto il 2021″.
Nel mondo superati il milione di morti e i 40 milioni di contagi. Preoccupa l’Europa. Irlanda in lockdown fino a dicembre. Uk: oltre 18mila infetti in 24 ore. In Francia 13mila, Brigitte Macron in isolamento. In Belgio “abbiamo perso il controllo”. Stati Uniti superano i 220 mila morti; 1 milione di contagi in Argentina.
È tutta una questione di numeri. Per quanto tutta l’intenzione sia per evitarlo, un nuovo lockdown in Italia potrebbe diventare realtà qualora l’indice di contagio dovesse salire oltre i livelli di sopportazione delle strutture sanitarie.
I dati sui nuovi contagi contenuti negli ultimi bollettini della Protezione Civilecontribuiscono ad aumentare la preoccupazione circa lo stato di salute sia della nostra società che della nostra economia. A poco sembrano esserre servite le rassicurazioni arrivate in sede dell’ultima conferenza stampa di Giuseppe Conte – occasione in cui il premier ha annunciato i provvedimenti contenuti nel nuovo DPCMdel 18 ottobre – secondo cui «dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown generalizzato: il paese non può permettersi una nuova battuta d’arresto».
Il Presidente del Consiglio ha ragione: l’Italia non può permettersi un’altra chiusura generalizzata, ma i migliaia di nuovi contagiati contati ogni giorno potrebbero, in prospettiva e nello scenario peggiore, spalancare le porte al lockdown nazionale. A dirlo non sono i soliti allarmisti, ma gli studi elaborati dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e l’Istituto Superiore di Sanità condivisi con Governo e Regioni nei giorni scorsi. Tutti gli occhi a questo punto sono puntati sull’indice Rt.